Analisi Percorso Strade Bianche 2020: la ripartenza passa da 11 settori e 63 km di sterrato verso Siena

A differenza di altre classiche italiane, le Strade Bianche 2020 hanno confermato il proprio percorso pre-lockdown. L’edizione di quest’anno della competizione toscana sarà del tutto particolare, con la nuova collocazione nel calendario, sabato 1 agosto, che cambierà quanto normalmente si vede sugli sterrati intorno a Siena: se spesso i tifosi si sono emozionati per il fango in un clima non ancora primaverile, stavolta probabilmente il torrido caldo estivo e la polvere saranno protagonisti. Saranno ben 25 le squadre al via, tra cui tutte le World Tour e la Alpecin-Fenix di Mathieu Van der Poel, al debutto nella corsa e ciò nonostante uno degli uomini più attesi.

Percorso Strade Bianche 2020

Come ogni anno, è facile immaginare che sarà proprio lo sterrato il vero grande protagonista della corsa, nonché terreno designato a fare la maggior parte della selezione tra i corridori. In tutto i protagonisti dovranno affrontare 11 settori su 63 chilometri di strade bianche, mentre soltanto 105 saranno su asfalto. Dopo la partenza dalla Fortezza Medicea di Siena, il plotone si porterà ad alta velocità verso il primo tratto di sterrato, a Vidritta, posizionato al chilometro 18. I suoi 2,1 chilometri in leggera discesa, sempre in rettilineo, potrebbero essere un buon trampolino di lancio per la fuga di giornata, oltre che il primo antipasto della battaglia della giornata. Pochi chilometri dopo la prima asperità, rappresentata dal settore di Bagnaia, che nei suoi 5800 metri di lunghezza presenta punte oltre il 10% di pendenza.

Nella parte successiva toccherà ai settori di Radi, con i suoi 4400 metri, e lo storico tratto di La Piana, di 5500, movimentare ulteriormente la situazione e mettere altra fatica nelle gambe dei corridori. Terminata questa zona si arriva a Buonconvento, preludio alla successiva salita di Montalcino, con una pendenza media del 5% lungo i suoi 4 chilometri. Una buona opportunità per eventuali fuggitivi dotati di buona qualità in salita per aumentare il proprio vantaggio. Superata Torrenieri, in rapida successione verranno affrontati il quinto e il sesto settore, lunghi rispettivamente 11,9 e 8 chilometri con un solo chilometro di asfalto nel mezzo. La loro difficoltà, oltre che nella lunghezza, risiede nella planimetria, con le numerose curve e tanti saliscendi.

Una volta usciti dallo sterrato, i corridori torneranno a Buonconvento e supereranno la zona di rifornimento fisso a Ponte d’Arbia, prima di recarsi a Monteroni d’Arbia. Da questo punto partirà quindi il settimo settore di sterrato, con i 9,5 chilometri a San Martino in Grania. La scalata a curvoni finale immetterà di nuovo sull’asfalto, per portarsi verso Ponte del Garbo: il suo tratto di sterrato misura ben 11,5 chilometri ed è il più duro della corsa: la maggior parte è in salita, ma sono diversi gli strappi dalle pendenze arcigne, soprattutto dalle parti di Monte Sante Marie. È questo uno dei tratti chiave della corsa, in cui conterà restare nelle prime posizioni e potrà essere importante cercare di anticipare i rivali.

Più brevi i successivi tratti di sterrato: uno di 300 metri segue l’uscita da Castelnuovo Berardenga, un altro di 800 metri il secondo passaggio da Monteaperti. Quest’ultimo tuttavia è un altro tratto cruciale, con uno strappo che presenta pendenze in doppia cifra. Il ritorno sull’asfalto avviene a Vico d’Arbia per recarsi a Pieve a Bozzone, che immette al penultimo settore: i suoi 2400 metri in salita sul Colle Pinzuto, che toccano anche il 15% di pendenza. Pochi chilometri di asfalto portano invece sull’ultimo sterrato, lungo 1100 metri con una rapida sequenza di discesa secca e salita ripida (con pendenza fino al 18%) per arrivare fino alle Tolfe.

Usciti dall’ultimo tratto di sterrato, sono 12 i chilometri che separano i corridori dall’arrivo in Piazza del Campo. Vietato pensare che a questo punto la corsa sarà decisa, nel caso in cui il vantaggio di chi è in testa non dovesse essere clamoroso. I lunghi rettilinei permettono infatti agli inseguitori di vedere il distacco ed eventualmente di prendere un riferimento visivo per provare a rientrare, come riuscì a fare l’anno scorso Wout Van Aert su Jakob Fuglsang e Julian Alaphilippe, salvo poi cedere di nuovo.

La resa dei conti saranno i terribili strappi all’interno di Siena: la via Esterna di Fontebranda raggiunge il 9% di pendenza, poi a 900 metri dall’arrivo si arriva nel lastricato di via Santa Caterina, con una media superiore al 10% e punte al 16% negli ultimi 500 metri. Il momento migliore per provare l’allungo finale o per stringere i denti e godersi gli ultimi metri in discesa con l’arrivo nella meravigliosa Piazza del Campo.

Settori Strade Bianche 2020

# KM Settore Lunghezza
1. 17,6 Vidritta 2,1 km
2. 25,0 Bagnaia 5,8 km
3. 36,9 Radi 4,4 km
4. 47,6 La Piana 5,5 km
5. 75,8 Lucignano d’Asso 11,9 km
6. 88,7 Pieve a Salti 8 km
7. 111,7 San Martino in Grania 9,5 km
8. 130,0 Monte Sante Marie 11,5 km
9. 160,0 Monteaperti 0,8 km
10. 164,6 Colle Pinzuto 2,4 km
11. 171,0 Le Tolfe 1,1 km
TOTALE 63 km

Altimetria e Planimetria Strade Bianche 2020

Cronotabella Strade Bianche 2020

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